Matera dimenticata: pochi rinforzi, troppi pensionamenti e gli agenti della Provincia di Matera inviati in supporto di altre regioni Il SILP CGIL lancia l’allarme: “Senza interventi urgenti, uffici deserti e sicurezza negata”
La sicurezza
nella provincia di Matera è sempre più appesa a un filo. Il piano di
distribuzione del personale Agenti e Assistenti, inizialmente previsto per
giugno 2025 ma rinviato a settembre, ha assegnato solo 9 unità all’intero
territorio provinciale: 6 al Commissariato di P.S. di Policoro e 2 alla Sezione
della Polizia Stradale di Matera e 1 al Gabinetto Provinciale di Polizia
Scientifica di Matera.
Nessuna unità,
invece, è stata destinata alla Questura di Matera, al Commissariato di
Pisticci, alla Polfer di Metaponto e a tutte le altre strutture operative.
Una
distribuzione che il SILP CGIL di Matera definisce incomprensibile, miope e
pericolosa, soprattutto in una provincia già gravemente sotto organico, dove le
condizioni di lavoro sono al limite della sostenibilità.
E la
situazione è destinata a peggiorare: tra il 2025 e il 2026, circa 50 operatori
della Polizia di Stato andranno in pensione nella provincia di Matera.
Un esodo
annunciato, che – senza un piano straordinario di assegnazioni e
riorganizzazione degli organici della provincia di Matera – rischia di svuotare
interi uffici. E dopo il 2026, i pensionamenti aumenteranno ulteriormente.
“Con numeri
così esigui – spiega Francesco De Fina, Segretario Provinciale SILP CGIL – ci
vorranno anni per colmare il vuoto lasciato da chi esce dal servizio. Se il
Dipartimento non interviene subito, chi resta sarà costretto a lavorare di più,
in condizioni peggiori, con gravi ricadute anche sulla sicurezza dei
cittadini.”
A rendere
ancora più difficile il quadro è l’età media elevata del personale.
“Non è raro
vedere agenti ultracinquantenni o sessantenni impiegati sulle volanti con turni
h24 – prosegue De Fina –. Negli ultimi anni di servizio, un sistema
pensionistico inadeguato costringe gli operatori di Polizia a lavorare di più,
tra turni e straordinari, pur di garantirsi una pensione appena sostenibile. Un
controsenso inaccettabile che logora chi ha già dato tutto al servizio dello
Stato.
Il risultato è
un sistema che consuma le risorse umane, logora i lavoratori e mette a rischio
la tenuta complessiva della sicurezza.”
La situazione
si aggrava ulteriormente nel periodo estivo, quando il litorale della fascia
jonica del Metapontino triplica la popolazione. Eppure, non è stato previsto
alcun rinforzo né per i Commissariati di Policoro e Pisticci, né per la Polizia
Stradale di Policoro o la Polfer di Metaponto.
A complicare
il tutto è la decisione del Dipartimento di rinviare l’effettiva assegnazione
del personale a settembre, ufficialmente a causa dei “numerosi impegni
istituzionali” dei mesi estivi.
Di fatto, non
si tratta più di un piano di distribuzione per giugno, ma per settembre. Ad
oggi, solo due agenti del nuovo corso sono effettivamente giunti a Matera.
Anche su
questo fronte emerge una contraddizione grave: manca personale e quello
previsto per giugno arriverà solo a settembre. Nel frattempo, altri operatori
già in servizio nella provincia sono stati inviati in aggregazione estiva in
Calabria, a supporto della Questura di Vibo Valentia, sulla costa di Tropea.
“È come se la
Basilicata non meritasse attenzione – denuncia De Fina –. Inviare personale
altrove, quando qui mancano gli agenti perfino per garantire i servizi minimi,
è un insulto al buon senso e al principio di equità. I cittadini lucani non
possono essere trattati come cittadini di serie B.”
Il SILP CGIL
di Matera denuncia anche il ricorso ormai strutturale allo straordinario come
unico strumento per compensare la carenza di personale.
La nostra
provocazione è semplice” – incalza De Fina – “Se venissero aboliti gli
straordinari, in pochi giorni il Dipartimento si renderebbe conto che molti
uffici di polizia andrebbero in paralisi”. Lo straordinario è diventato la
toppa permanente di un sistema organizzativo fallace: prestazioni aggiuntive
che vengono retribuite anche dopo venti mesi, e per di più con compensi
inferiori rispetto all’ora ordinaria.
È una forma di
sfruttamento: si impongono ore extra obbligatorie ai poliziotti, ma poi si
pagano poco e si pagano tardi.
Il paradosso è
che, grazie a questo meccanismo, gli uffici continuano a garantire i servizi
senza disagi per i cittadini, colmando il vuoto lasciato dalla cronica carenza
di organico. Ma è un equilibrio precario e pericoloso, che si regge solo sul
sacrificio personale degli operatori.
Un sistema
insostenibile, che consuma lentamente le risorse umane e rischia, nel medio
periodo, di far collassare l’intera macchina operativa della Polizia di Stato.
Così si costringono gli operatori a sacrificare tempo, salute e vita familiare,
senza nemmeno una retribuzione tempestiva. Tutto questo è inaccettabile
Il SILP CGIL
di Matera chiede:
- Un immediato e concreto rafforzamento degli
organici della Provincia di Matera, per
fronteggiare il turnover previsto e garantire la piena operatività degli
uffici;
- Una revisione del sistema pensionistico del
comparto sicurezza,
affinché i lavoratori non siano obbligati a turni logoranti fino
all’ultimo giorno di servizio. L’assenza di una reale previdenza
complementare e dedicata per la Polizia di Stato comporta pesanti perdite
economiche per chi va in pensione. È urgente attivare concretamente la
previdenza dedicata, prevista nella Legge di Bilancio 2022 ma ancora
inattuata.
Serve una convocazione immediata del tavolo negoziale sulla previdenza dedicata, per definire tempi, modalità e risorse. Occorre inoltre integrare le risorse necessarie a colmare il gap generato dal passaggio al sistema contributivo del 1995, che oggi garantisce pensioni mediamente inferiori del 65% rispetto all’ultimo stipendio; - Una riorganizzazione nazionale equa, che non penalizzi le province più piccole e le aree interne, ma le
valorizzi come presidi strategici per la sicurezza del Paese.
“Rivolgiamo un
appello urgente alla politica e alle istituzioni della Basilicata – conclude De
Fina –:
non possiamo permettere che la sicurezza venga trattata come un privilegio
riservato solo ad alcuni territori. È un diritto costituzionale, e deve valere
anche per i cittadini lucani.”
Matera, 30 giugno 2025
Segretario Generale Provinciale Silp CGIL Matera Francesco DE FINA
Rassegna Stampa
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