SILP CGIL Matera - Certificazione ISO/IEC 17024 degli operatori di Polizia Scientifica, no all’esclusione del personale dei Posti di Segnalamento e Documentazione.


 Prot. n. 157/RS/2025                                                                                                                           Matera, 14 ottobre 2025

 

ALLA SEGRETERIA NAZIONALE SILP CGIL 

ROMA

E, p.c., 

ALLA SEGRETERIA REGIONALE DELLA

BASILICATA SILP CGIL 

POTENZA

OGGETTO: Certificazione ISO/IEC 17024 degli operatori di Polizia Scientifica, no all’esclusione del personale dei Posti di Segnalamento e Documentazione.

 

Con la presente portiamo all’attenzione di codesta Segreteria una recente iniziativa gestionale del Servizio Polizia Scientifica che sta generando forte malcontento tra il personale in servizio presso i Posti di Segnalamento e Documentazione di Polizia Scientifica istituti presso i Commissariati di P.S.

Nello specifico, la Direzione Centrale per la Polizia Scientifica e la Sicurezza Cibernetica nei giorni scorsi ha chiarito con apposita comunicazione alle Questure che, a decorrere dall’anno 2022, coloro i quali che hanno frequentato il corso di specializzazione per Operatore di Polizia Scientifica conseguono, oltre alla specifica qualifica, anche la certificazione ISO/IEC 17024, riconosciuta come standard internazionale delle competenze professionali.

Si tratta di una forma di certificazione che rappresenta un valore aggiunto rilevante, soprattutto in sede dibattimentale, dove il confronto con consulenti tecnici di controparte dotati di attestazioni professionali è sempre più frequente.

Nella suddetta comunicazione la Direzione, al fine di fare conseguire la certificazione in parola anche ai Videofotosegnalatori che hanno acquisito la qualifica professionale prima dell’anno 2022, invita le Questure a favorire la partecipazione del personale in servizio presso i locali Gabinetti Provinciali di Polizia Scientifica alla sessione d’esame che verrà predisposta dall’Organo di Certificazione della Polizia di Stato.

Nell’esprimere apprezzamento per l’iniziativa, non possiamo non esprimere il nostro disappunto per l’ingiustificata esclusione del personale in servizio presso i Posti di Segnalamento e Documentazione di Polizia Scientifica istituti presso i Commissariati di pubblica sicurezza, relegandoli impropriamente in una sorta di “serie B”, nonostante possiedano la medesima qualifica professionale di tutti gli altri Videofotosegnalatori di Polizia Scientifica, svolgendo compiti di rilievo operativo e forense in piena aderenza alle norme della Polizia Scientifica.

Giova sottolineare che la certificazione ISO/IEC 17024 non costituisce un semplice riconoscimento formale, bensì un titolo di competenza professionale che attesta, in modo oggettivo, la capacità tecnica dell’operatore di svolgere attività di rilevamento, repertazione e documentazione in conformità a standard internazionali.

La certificazione fornisce dunque un valore probatorio aggiuntivo alle attività di Polizia Scientifica, rafforzando la credibilità e la solidità tecnica degli accertamenti compiuti.

Se il personale dei Posti di Segnalamento continua a effettuare sopralluoghi di Polizia Scientifica, redigere relazioni tecniche e verbali tecnici, repertare tracce, impronte e materiali biologici, senza essere certificato, mentre altri operatori lo sono, si crea inevitabilmente una disparità tecnico-giuridica che può avere ripercussioni dirette in fase dibattimentale.

Infatti, in un contesto giudiziario sempre più attento alla qualità e tracciabilità delle competenze, la mancanza di certificazione potrebbe essere oggetto di contestazione da parte di consulenti tecnici di controparte, minando la piena validità processuale degli accertamenti svolti.

Sorge dunque un interrogativo fondamentale: <<Se la certificazione è realmente necessaria per qualificare l’attività tecnico-forense, come può l’Amministrazione consentire che parte del personale continui a operare senza di essa?>>.

Se, al contrario, l’attività tutt’ora svolta dai Videofotosegnalatori resta pienamente valida, anche senza certificazione, allora ci chiede: <<Qual è l’utilità di questa certificazione?>>.

 Entrambe le ipotesi evidenziano una contraddizione grave e potenzialmente dannosa per la credibilità complessiva della Polizia Scientifica.

Proprio per questo, riteniamo che – considerata la rilevanza forense e processuale delle attività di Polizia Scientifica – sia necessario e urgente estendere la certificazione a tutto il personale qualificato, indipendentemente dalla sede di servizio, poiché l’assenza di un percorso uniforme rischia di arrecare danno non solo agli operatori dei Posti di Segnalamento e Documentazione di Polizia Scientifica, ma anche alle attività investigative e forensi stesse, indebolendone il valore tecnico e probatorio.

Come Organizzazione Sindacale, riteniamo inaccettabile che, nel 2025, si continui a considerare il personale delle realtà periferiche come residuale o marginale.

Gli operatori dei Posti di Segnalamento e Documentazione di Polizia Scientifica sono professionisti qualificati, chiamati a operare anche senza supporto, senza strumenti adeguati, ma che con spirito di abnegazione non vanno mai venir meno lo svolgimento del servizio specialistico.

Essi rappresentano una risorsa indispensabile per garantire la corretta gestione della scena del crimine, la tempestiva repertazione e la genuinità delle prove in moltissime aree del territorio.

Non comprendiamo le motivazioni di questa esclusione, né il criterio selettivo adottato.
Se si intende procedere con una certificazione progressiva (Gabinetti Interregionali, Regionali, Provinciali), ci chiediamo perché non si possa pianificare sin da ora un percorso che includa anche i Posti di Segnalamento e Documentazione di Polizia Scientifica, definendo tempi, modalità e risorse, in modo da riconoscere pari dignità professionale a tutti gli operatori della Polizia Scientifica.

Non vogliamo pensare che tale scelta sia il preludio di una revisione delle mansioni o, peggio, di una futura chiusura dei Posti di Segnalamento che, pur essendo spesso “bistrattati”, esprimono quelle competenze proprie della Polizia Scientifica fondamentali nelle attività di polizia che vengono eserciate dalla miriade di Commissariati distaccati di pubblica sicurezza e altri uffici di polizia territoriali.

Per quanto espresso, chiediamo l’estensione della certificazione ISO/IEC 17024 a tutto il personale qualificato della Polizia Scientifica, indipendentemente dalla sede di servizio.

In ultimo, riteniamo quanto mai opportuno l’avvio di un confronto con l’Amministrazione sul futura delle articolazioni periferiche della Polizia Scientifica, a iniziare dai Posti di Segnalamento e Documentazione, la cui opera è parte integrante, e con pari dignità, di tutta la Polizia Scientifica della Polizia di Stato. 

Il Segreteria Generale Provinciale  (Francesco DE FINA)                                                                      

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