COMMISSIONE PARITETICA NAZIONALE VESTIARIO - ECCO LE PROPOSTE DELLA SEGRETERIA PROVINCIALE DEL SILP CGIL MATERA
Prot. n. 156/RS/2025 Matera,
13 ottobre 2025
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE SILP CGIL
ROMA
E, p.c.,
ALLA SEGRETERIA REGIONALE DELLA
BASILICATA SILP CGIL
POTENZA
Oggetto: Contributo della Segreteria Provinciale SILP CGIL Matera in vista della riunione della Commissione Paritetica del 14 ottobre 2025
In vista della riunione della Commissione Paritetica in programma a Roma il 14 ottobre p.v., la Segreteria Provinciale SILP CGIL di Matera ritiene opportuno sottoporre alcune proposte e osservazioni relative alle problematiche concrete che quotidianamente i lavoratori della Polizia di Stato vivono sul territorio, con particolare riferimento alla fornitura del vestiario e delle dotazioni di servizio. Riteniamo infatti che, pur comprendendo l’importanza dei punti all’ordine del giorno, essi affrontino aspetti marginali rispetto alle reali necessità operative del personale, che continuano a essere ignorate o sottovalutate.
1. Assegnazione del vestiario e disfunzioni operative
👉 Proposta:
- Emanazione di una circolare ministeriale uniforme indirizzata a tutti gli uffici VECA delle Questure, che disciplini in modo chiaro e vincolante le procedure di assegnazione del vestiario, garantendo trasparenza e pari trattamento per tutti gli operatori.
- 2. Dotazioni per il personale in servizio in borghese
Il personale che presta
servizio in abiti civili, in molti uffici – come accade nella Questura di
Matera e nei Commissariati di P.S. della provincia – non riceve alcuna
dotazione di divisa, poiché alcuni uffici interpretano che non sia prevista
per tale categoria. Tuttavia, in occasione di cerimonie o eventi istituzionali,
lo stesso personale viene sollecitato a “procurarsi” una divisa per esigenze di
rappresentanza, con evidenti contraddizioni.
👉 Proposte:
- Chiarire definitivamente, con apposita circolare ministeriale,
se il personale che espleta servizio in borghese ha diritto alla
distribuzione dell’uniforme;
- Riconoscere anche a tale personale un equipaggiamento
minimo istituzionale, poiché la divisa rappresenta non solo un
simbolo, ma anche una tutela in termini di sicurezza e riconoscibilità e
dignità.
3. Buono vestiario:
tempistiche e importi inadeguati
Il cosiddetto “buono
vestiario” per il personale in borghese continua a essere erogato con
tempistiche illogiche (generalmente nel periodo autunnale-invernale) e con
importi assolutamente insufficienti. Le somme riconosciute non coprono
neppure l’acquisto di un solo capo di qualità minima. Inoltre, la comunicazione
delle Prefetture spesso giunge all’ultimo momento, costringendo il personale a
effettuare acquisti affrettati e disorganizzati.
👉 Proposte:
- Stabilire due finestre temporali fisse e
distinte per gli acquisti (una estiva e una invernale), garantendo
così l’idoneità stagionale dell’abbigliamento.
- Uniformare e rendere stabile l’importo annuale del buono, ancorandolo a parametri
realistici di mercato e al costo medio dei capi di abbigliamento.
- Prevedere capitoli di spesa dedicati e
strutturali per il vestiario del personale in borghese, evitando
l’attuale precarietà e variabilità delle risorse.
4. Estensione del buono
vestiario al personale PASI dei Commissariati
Attualmente, il buono
vestiario viene riconosciuto solo al personale in servizio presso gli Uffici
PASI e la Squadra Amministrativa della Questura, escludendo inspiegabilmente
il personale dei Commissariati che svolge le stesse mansioni in borghese e con
analogo profilo operativo.
👉 Proposta:
- Estendere il beneficio del buono vestiario anche al personale
PASI dei Commissariati di P.S., eliminando una disparità di
trattamento ingiustificata e penalizzante.
5. Vestiario del
personale della Polizia Scientifica
👉 Proposta:
- Ripristinare con urgenza la fornitura dei
giubbotti identificativi della Polizia Scientifica, garantendo a tutti
gli operatori uniformità e riconoscibilità nelle attività esterne.
6. Equipaggiamento minimo e decoro dell’uniforme
👉 Proposta:
- Stabilire un equipaggiamento minimo
obbligatorio per ogni operatore (numero di magliette, pantaloni,
capispalla, calzature ecc.) con obbligo di reintegro periodico.
7. Divisa operativa per
il personale della Polizia Stradale
Si evidenzia come
l’attuale divisa operativa in dotazione al personale della Polizia Stradale
garantisca solo una funzionalità parziale, risultando ormai inadeguata rispetto
alle reali esigenze dei servizi che quotidianamente vengono svolti su strada. In
particolare, nonostante la divisa sia stata concepita per rispondere alle
peculiarità operative della specialità, da circa tre anni non vengono più
assegnati i pantaloni di specialità, con la conseguenza che molti
operatori sono costretti a utilizzare capi logori, non conformi o non
adeguati alle condizioni di lavoro e di sicurezza richieste dalle attività
operative quotidiane.
👉 Proposte:
- Progettazione
e distribuzione di una divisa operativa dedicata alla Polizia Stradale,
studiata in funzione delle specifiche esigenze del servizio di viabilità e
controllo del traffico, in grado di garantire comfort, funzionalità,
resistenza agli agenti atmosferici e visibilità, oltre che un’immagine
coordinata e professionale. La nuova divisa dovrebbe essere adeguata anche
per l’impiego in ambienti d’ufficio, per rispondere alla necessità di
flessibilità nei diversi contesti operativi.
- Reintroduzione
e aggiornamento della fornitura dei pantaloni di specialità, realizzati
con materiali tecnici idonei alle condizioni di impiego su strada e
conformi agli standard di sicurezza e visibilità previsti per il personale
che opera in ambienti ad alto rischio.
- Proposta
di una divisa dedicata per l’attività burocratica, al fine di fornire
un’identità visiva chiara e omogenea anche al personale impiegato in
mansioni amministrative, garantendo decoro, comfort e coerenza con il
ruolo istituzionale ricoperto.
Conclusioni
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